sabato 8 ottobre 2011

Cari amici,

oggi vorrei parlarvi del destino, quel

filo sottile ed impalpabile che accompagna il nostro cammino, che segna la nostra strada.
                                              Una fata turchina della fortuna.








O un malefico diavoletto che ci mette i bastoni fra le ruote. ?
  
           Personalmente credo che ognuno di noi sia fautore del proprio futuro, che le nostre scelte lo condizionino e che lo portino a virare in una direzione invece che in un altra.
           Credo che l'essere umano debba farsi carico delle sue pene e delle sue gioie, prendendosi le proprie responsabilità per le catastrofi piccole o grandi che in qualche modo lo conivolgono.
            Il destino è un entità troppo astratta e troppo impegnata per poter pensare anche a noi..
            Talvolta, certamente abbiamo l'impressione che ci sia data una mano dall'alto, altre che qualche strano malefizio ci stia perseguitando, ma se ci pensiamo bene, inevitabilmente capiamo che siamo sempre noi il motore delle nostre azioni.
            La forza trainante della nostra vita e solo noi possiamo aiutarci a vivere meglio... 
            Non per questo non credo nel colpo di fulmine o nel fiume del destino che talvolta ci inonda e ci trascina con lui, dico solo che dobbiamo essere in grado di tenere le redini ben salde tra le dita per continuare a vivere,  sperare, amare senza perdere un attimo del tempo che ci è stato donato.

4 commenti:

  1. Il destino siamo noi che ce lo costruiamo. Silvia

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  2. Spesso l’insoddisfazione invincibile è un dono che Dio ci fa per un unico motivo:
    spronarci a cambiare tutto per andare avanti.
    Luca

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  3. Il destino alle volte ci fa sbattere contro alle cose ma noi siamo cechi e continuiamo a camminare sulla nostra strana, e non ci accorgiamo di nulla fino a che perdiamo quello che abbiamo sempre ignorato.
    Gino

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  4. Il paradiso è poter dire: “Ho commesso alcuni errori, ma non sono stato vigliacco.
    Ho vissuto la mia vita e ho fatto ciò che dovevo fare”
    L’ALEPH * PAULO COELHO
    Giorgio

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