mercoledì 19 dicembre 2012

Regali di Natale




Per un regalo diverso, un libro molto particolare... che permette anche di donare speranza all'"Associazione Un Sogno per Martina ONLUS"

"LA FORZA DI UN SORRISO" edito dalla OAK edizioni e scritto da Clara Maria Parodi e Roberta Bombini per comprarlo potete scrivere a unsognopermartina@alice.it


Il romanzo affronta le difficili tematiche della malattia e del dolore viste attraverso gli occhi del paziente e delle sue amiche più care.

La storia parla di un viaggio fra miriadi di sentimenti contrastanti, paure reali ed inconsce, problemi di tutti i giorni ed incapacità, talmente grandi da gestire da sembrare insormontabili.
Un viaggio all’interno di noi stessi, che porta ad una fine annunciata ma, che vale la pena di essere percorso.
Un viaggio alla scoperta di un’amicizia che durerà aldilà degli eventi e del tempo, aldilà degli spazi e dei mondi.
La storia si svolge prevalentemente in un ospedale dove le vite di tre donne si intrecciano in una grande amicizia.
Lucrezia è un medico, ma anche un malato terminale che vive l’ambivalenza e la devastazione dei due ruoli.
Durante il racconto Lucrezia sviscera la sua esperienza umana dal momento il cui la sua vita è stata spezzata dalla diagnosi, in un prima e un dopo. Analizzando a fondo che cosa significhi essere malato e quali siano i sentimenti contrastanti che nascono nel cuore di un medico che ha fatto il salto e ha cambiato ruolo. Abbandonando il camice per indossare la “divisa” di malato.
Claudette è la sua amica del cuore, una donna di mezza età che dietro i suoi modi garbati e la serenità di una vita tranquilla nasconde il segreto di un grande amore che non ha saputo vivere. Una donna, imbrigliata nelle maglie di una società di cui suo malgrado accetta le regole. Una donna che non ama il dolore ed il sacrificio ma, che diventa per Lucrezia madre, sorella, amica,  scoprendo che i sapori della vita non devono essere negati e che talvolta anche le sensazioni più tristi portano con loro un carico di dolcezza che vale la pena di essere vissuto. Silvia è un dottore che, con l’intento di sfuggire ai demoni che la stanno distruggendo, decide di prestare la sua opera in zona di guerra. Questa drammatica esperienza, invece di aiutarla la renderà ancora più arida, sino al giorno in cui, passando nel corridoio di una corsia d’ospedale non sentirà Lucrezia e Claudette raccontare la loro storia.
Questo incontro segnerà per sempre le loro vite.
Insieme percorreranno il tunnel della malattia e dell’angoscia, tra momenti drammatici e giornate spensierate, per rinascere e ricominciare a vivere.
La storia viene vissuta tra le mura della stanza 118 e una gita al mare ma, attraverso i racconti delle donne e un diario che Claudette e Lucrezia scrivono, si muove tra paesi stranieri e zone di guerra.
Una vicenda che porta in se il seme della speranza e dell’amore, l’embrione della vita e della forza di combattere, il desiderio di camminare insieme verso un futuro totalmente nebuloso.
Una storia che vorrebbe lasciare una traccia di speranza a chi soffre e a chi accompagna nell’esperienza della malattia, facendo capire che si può vivere, amare, giocare e sorridere anche se la vita è ormai segnata e la  sua fine annunciata e che farà dire alle protagoniste: 
“…Perché i colori di un tramonto sono sempre irripetibili ed ogni volta danno un’emozione differente,
perché respirare la brezza del mare e vedere le onde infrangersi sulle rocce creando una scintillante spuma non ha eguali,
perché il più piccolo essere del creato ha una sua magia e se ti soffermi a guardarlo scopri che ha un suo mondo particolare ed unico,
perché noi valiamo per noi stessi più di quello che spesso crediamo,
perché a volte i miracoli esistono fosse anche per un sol giorno,
perché l’amicizia scalda anche la giornata più fredda,
per tutto questo e molto di più,
la vita vale la pena di essere vissuta sino in fondo, e anche la situazione più
tragica può essere superata dalla forza di un sorriso…”.