sabato 8 ottobre 2011

Cari amici,

oggi vorrei parlarvi del destino, quel

filo sottile ed impalpabile che accompagna il nostro cammino, che segna la nostra strada.
                                              Una fata turchina della fortuna.








O un malefico diavoletto che ci mette i bastoni fra le ruote. ?
  
           Personalmente credo che ognuno di noi sia fautore del proprio futuro, che le nostre scelte lo condizionino e che lo portino a virare in una direzione invece che in un altra.
           Credo che l'essere umano debba farsi carico delle sue pene e delle sue gioie, prendendosi le proprie responsabilità per le catastrofi piccole o grandi che in qualche modo lo conivolgono.
            Il destino è un entità troppo astratta e troppo impegnata per poter pensare anche a noi..
            Talvolta, certamente abbiamo l'impressione che ci sia data una mano dall'alto, altre che qualche strano malefizio ci stia perseguitando, ma se ci pensiamo bene, inevitabilmente capiamo che siamo sempre noi il motore delle nostre azioni.
            La forza trainante della nostra vita e solo noi possiamo aiutarci a vivere meglio... 
            Non per questo non credo nel colpo di fulmine o nel fiume del destino che talvolta ci inonda e ci trascina con lui, dico solo che dobbiamo essere in grado di tenere le redini ben salde tra le dita per continuare a vivere,  sperare, amare senza perdere un attimo del tempo che ci è stato donato.

venerdì 7 ottobre 2011

Le delusioni

Oggi faremo un altro viaggio nei sentimenti, uno dei più dolorosi, parleremo della delusione citando una frase della famosa scrittrice Oriana Fallaci






Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita, cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
(Oriana Fallaci, Un cappello pieno di ciliege)






Diteci cosa ne pensate o se volete raccontateci le vostre esperienze.




giovedì 6 ottobre 2011

Addio Steve Jobs



Oggi il sito della Apple si apre così...

                                                       Steve Jobs
                                                       1955-2011

Apple ha perso un genio visionario e creativo, e il mondo ha perso una persona sraordinaria....corso di  StesSin modo da creare ricchezza, come la sua follia l'ha aiutato a trasformare Apple in quello che è ggi. A spochi giorni dalle sue dimissioni da CEO dell'azienda, ecco il discorso di Jobs in versione rap.
E anche noi vogliamo salutare un uomo speciale, un uomo che ha detto ai giovani dell'Università di Standford, in occasione della consegna delle Lauree, "siate affamati, siate folli".
Un monito il cui significato è " fate viaggiare la fantasia per creare ricchezza."
Steve Jobs è morto. In un comunicato diffuso dalla sua famiglia e citato da TMZ, il sito americano che aveva diffuso le sue foto in cui ormai era l'ombra di se stesso , si legge che "è morto serenamente oggi circondato dalla sua famiglia".
il marchio-simbolo della nostra èra digitale, all'età di 56 anni ha perso l'ultima battaglia: quella contro il cancro al pancreas che lo aveva colpito una prima volta nel 2004. Jobs si era già ritirato da ogni incarico operativo, il 24 agosto aveva abbandonato anche l'incarico formale di presidente di Apple lasciandolo al suo braccio destro Tim Cook. Era il segno che ormai le speranze per lui erano esigue.

Addio Steve Jobs

mercoledì 5 ottobre 2011

Oggi vorrei parlarvi di alcune perle della nostra bella nazione.
Le isole Eolie.  
il cui magnifico mare azzurro ne fanno una meta prediletta dei velisti di mezzo mondo.
L'arcipelago delle EOLIE  si  trova a  nord  della Sicilia orientale, in provincia di Messina,  nel mar  Tirreno meridionale 



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Le isole Eolie, situate di fronte a Milazzo, sono sette, e creano un piccolo arcipelago.
La loro importanza è anche data dalla possibilità di studiare le attività dei vulcani.
Le prime presenze umane sull'isola sono state datate al 4000 A.C.
Le isole sono state toccate dall’influenza greca specialmente a Lipari, che è l'isola più famosa dell'arcipelago, dove si trova il Museo Archeologico.
L’attività prevalente dell'arcipelago è quella turistica.
L'isola più importante dell'arcipelago è LIPARI, interessante per le sue spiagge di sabbia bianca.
VULCANO è l'isola dalle sabbie nere.
SALINA. È un isola estramente rigogliosa che prende il nome da una vecchia salina.
PANAREA, è l'isola più piccola dell'arcipelago, ma sicuramente quella più vivace.
STROMBOLI è l’isola del vulcano.
Ci sono poi altre due piccole isole FILICUDI, e ALICUDI.


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martedì 4 ottobre 2011

Oggi parleremo di un altro tipo di amore, quello per i nostri amici animali. Quei piccoli "fratellini" pelosi che gironzolano per casa rallegrandoci le giornate.
Vorrei chiedervi come si chiamano, di che razza sono e se lo desiderate di mandarci una loro foto che pubblicheremo.

Siano essi reali o "virtuali".
E di raccontarci che percorso avete fatto con loro? Eravate cuccioli insieme? Lo avete adottato o lui ha adottato voi?....


lunedì 3 ottobre 2011







Il tempo scorre veloce facendo dimenticare le tappe della nostra vita e quelle della storia, ma oggi ad un giorno dalla sua nascita vorrei ricordare un grande uomo che con la sua filosofia ha cambiato il destino di un popolo.

Mohandas Karamchard Gandhi, padre dell’indipendenza Indiana e fondatore del movimento della non violenza veniva chiamato Mahatma che significa Grande Anima. Questo soprannome gli era stato dato dal poeta
indiano R. Tagore.

Mohandas nasce il 2 ottobre 1869 a Portbandar in India, di famiglia benestante può permettersi di  studiare all’università di Ahmrdabad e in quella di Londra. Si laurea in giurisprudenza.
Dopo aver lavorato come avvocato a Bombey  nel 1893 si reca in Sud Africa con l’incarico di consulente legale per una ditta indiana. In questo luogo scoprirà le terribili condizioni di vita dei suoi connazionali dovute alla dominazione Britannica. Da allora  il Mahatma lotta per il riconoscimento dei diritti dei suoi compatrioti.
Dal 1908 sperimenta il suo metodo di lotta basato sulla resistenza non violenta.
Dopo lunghi anni di lotta, disobbedienza sociale e carcere il Mahatma riesce ad ottenere dalle autorità sudafricane il riconoscimento di  importanti riforme per i lavoratori indiani, a cui seguono una serie di altri riconoscimenti da parte dei governi dell’epoca.
All’inizio della Seconda Guerra Mondiale Ghandhi dichiara pubblicamente di non sostenere l’Inghilterra nella lotta a meno che non venga riconosciuta l’indipendenza dell’India.
Il governo Britannico reagisce incarcerando circa 60.000 suoi seguaci e lui stesso.
Il Mahatma verrà rilasciato dopo due anni.
Il 15 agosto del 1947 l’India conquista l’indipendenza.
Ghandi però non è soddisfatto perché il suo paese è diviso in due stati
India e Pakistan.
Questa separazione tra Indu’ e Mussulmani, sfocerà in  una sanguinosa guerra civile che porterà alla morte di un milione di persone.


L'uomo che predicava la non violenza verrà ucciso, durante un ritrovo di preghiera, da un fanatico indu’ il 30 gennaio 1948.


domenica 2 ottobre 2011


                                  A volte le nostre emozioni restano nascoste nel più profondo dell’anima se
nza mai riuscire ad emergere,
                                                     ma
                                 talvolta escono allo scoperto e come un impetuosa onda,  piena di mille bagliori invadono il nostro cuore….per riempirlo di gioia infinita o della più profonda tristezza.


Perché le emozioni scuotono il nostro essere, minano le fondamenta, tracciano nuovi percorsi.