sabato 7 aprile 2012

Poesie di Pasqua

Pasqua
A festoni la grigia parietaria
come una bimba gracile s'affaccia
ai muri della casa centenaria.

Il ciel di pioggia è tutto una minaccia
sul bosco triste, ché lo intrica il rovo
spietatamente, con tenaci braccia.

Quand'ecco dai pollai sereno e nuovo
il richiamo di Pasqua empie la terra
con l'antica pia favola dell'ovo.

Guido Gozzano



Dall'uovo di Pasqua 

Dall'uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: "Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio".
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
"Viva la pace,
abbasso la guerra". 


Gianni Rodari



venerdì 6 aprile 2012

Ricetta colomba pasquale


Colomba pasquale ricetta casalinga

.


















Ingredienti per la pasta

330 g di farina – 30 g di lievito di birra – 75 g di zucchero – 1 bicchiere di latte – 90 g di burro – 1 chucciaino di zucchero – un pizzico di sale – 4 uova (solo tuorli) – buccia grattugiata di limone – 60 g di limone candito tritato – 25 g zucchero a velo –  2 cucchiai di zucchero semolato  – 50 g di mandorle dimezzate e spellate.

Ingredienti per lo sciroppo

2 chucchiai di acqua – 2 chucchiai di zucchero.

Preparazione


Lavorate, in una terrina, la metà della farina con un cucchiaio di zucchero e il lievito stemperato in un po’ di latte tiepido e fatene un panetto.
Lasciatelo lievitare, coperto, in luogo caldo per 10 -15 minuti.
Nel frattempo fate fondere il burro, sbattete i tuorli con lo zucchero, alternandoli con il rimanente latte aggiungeteli al panetto e lavorate fin quando la pasta si stacca dai bordi della terrina.
Aggiungete il limone fresco e quello candito, amalgamate e formate una palla, copritela e lasciate lievitare per circa 30 minuti. Durante questo tempo rimpastate per due volte.
Mentre la pasta lievita, preparate lo sciroppo facendo bollire l’acqua con lo zucchero e fatelo raffreddare.
Trascorso il tempo di lievitazione mettela la pasta in uno stampo a forma di colomba (facilmente reperibile) date la forma e fatela lievitare ancora (deve raddoppiare di volume).
Nel frattempo preparate lo sciroppo facendo bollire l’acqua insieme con lo zucchero semolato e lasciatelo raffreddare.
Spennellate la superficie della colomba con lo sciroppo, spolverizzate con lo zucchero semolato e quello a velo; aggiungete le mandorle  sul dorso della colomba e con l’uva passa fate gli occhi.
Infornate a 180 gradi, nel forno preriscaldato, per circa 40 minuti.
Quando la colomba pasquale sarà cotta, toglietela dal forno, eliminate la carta, trasferitela su un vassoio da portata e servitela fredda .


tratto da casablog

giovedì 5 aprile 2012

Crisi d'identità?

 di essere più scaltro

 di essere più colto

 o semplicemente di essere più attraente..


Chi  non ha mai desiderato nemmeno per un attimo di essere qualcun'altro o di poter cambiare pelle ?

mercoledì 4 aprile 2012

Acrobati...




Siamo tutti acrobati.
Sospesi tra sogno e ragione,
tra illusione e realtà,
tra solitudine e disperazione.
Siamo i migliori amici nemici di noi stessi.
Siamo i primi a condannarci e assolverci.
Siamo fiocchi di neve, granelli di sabbia,
orme sulla riva del mare.
Siamo uomini e donne acrobati che volano tra Anima e Cuore,

tra convenzioni e libertà.
tra paure e desideri,
senza fiato e senza capirne la ragione.

R.B.

martedì 3 aprile 2012

oggetti strani


Avreste mai immaginato che qualcuno potesse inventare un bagno portatile ?
(Il tutto racchiuso in una valigetta di metallo non più grande di una comune ventiquattrore.)

e


un portasapone a forma di naso.....

lunedì 2 aprile 2012

l'anima


Con l'anima dell'uomo, succede come con l'acqua: viene dal cielo, e al cielo risale, per tornare alla terra, in eterna alternanza.

                         Goethe

domenica 1 aprile 2012

Una storia dedicata a M. M.



Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.. Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.