sabato 10 dicembre 2011


Oggi cercando qua e là ho trovato queste leggende di Natale.
Leggende di Natale in FRANCIA

In Francia i bambini dispongono le loro scarpe ordinatamente, poiché Gesù Bambino passerà la notte del 24 a riporre i suoi doni dentro di esse. Addobberà anche l'albero con frutta e dolci.
E' tradizione accendere un ceppo di legna per scaldare il Bambino che gira nella notte fredda. Da questa usanza, deriva anche uno dei dolci natalizi più diffusi, ovvero la bùche de Noêl. 
Il presepio in Francia è molto curato; sono particolarmente famosi i presepi della Provenza, composti da statuine d'argilla vestite con costumi realizzati a mano, molto precisi nei dettagli e realistici, chiamati Santons.

Leggende di Natale in POLONIA

In Polonia, la vigilia di Natale è chiamata Festa della Stella, e la tradizione vuole che, sino a quando non compare in cielo la prima stella, non si debba iniziare la cena. Le famiglie polacche celebrano il Natale con un pasto di 12 portate. 
Si lascia sempre un po' di spazio in tavola, in caso arrivi un ospite inatteso. In molte case ancora oggi si mettono dei covoni di grano nei quattro angoli di una stanza, in memoria della stalla dove nacque Gesù Bambino. 
Leggende di Natale in SPAGNA

In Spagna il giorno più festeggiato nel periodo natalizio è il 28 dicembre, giorno in cui arrivano i los Reyes, i Re Magi. A cavallo o su carri sfilano per le città e distribuiscono dolci e caramelle. La figura di Babbo Natale è meno sentita. 
Nei presepi spagnoli alle classiche statuine si affiancano quelle di Tio, un tronchetto d'albero che, se scosso, sprigiona dolcetti e quella di Caganer, un porta fortuna natalizio. 
Leggende di Natale in GERMANIA

In Germania i festeggiamenti di Natale iniziano presto, ovvero l'11 novembre, giorno di San Martino. E' tradizione costruire per quel giorno delle lanterne, che i bambini porteranno in processione, oppure verranno messe nei cimiteri, e che servono ad illuminare la strada al santo.
Durante il periodo dell'Avvento i bambini hanno nelle loro camerette dei calendari con 24 finestrelle. Ogni giorno aprono una finestrella e promettono di compiere una buona azione nella giornata.
Il 6 dicembre poi arriva San Nicola a portare dolci, cioccolato e dolci speziati come i Lebkuchen o i Christollen.
La notte del 24 infine arriva Gesù Bambino (o Babbo Natale) a portare i tanto attesi doni. Le case sono addobbate a festa con ghirlande e candele, è usanza fare pasti ricchi e bere vino speziato.
A Rothenburg ob der Tauber, un piccolo paesino tedesco c'è un museo dedicato al Natale, molto caratteristico e curato, che sta aperto tutto l'anno.
Leggende di Natale in INGHILTERRRA

In Inghilterra l'albero di Natale la fa da padrone tra le varie decorazioni, anche a Londra è tradizione addobbare un altissimo albero allestito all'aperto con luci, nastri e ghirlande.
La notte del 24 Babbo Natale porta i doni ai bambini, lasciandoli in un grosso sacco sotto l'albero. I bimbi, per ringraziarlo, lasciano sul tavolo della cucina un bicchiere di latte e un pezzo di dolce per lui e una carota per la sua renna e la mattina del 25 aprono i doni. Proprio quel giorno l'atmosfera è festosa ed è usanza riunirsi con le persone care e cucinare un buon pranzo con dolci tipici quale per esempio il Christmas Pudding.
Sono usati per i festeggiamenti anche fuochi d'artificio o mortaretti. 
Leggende di Natale in FINLANDIA

In Finlandia, oltre al classico albero di Natale, viene preparato all'esterno delle case un secondo alberello per gli uccellini. Si tratta, infatti, di un covone di grano legato ad un palo e addobbato con semi appetitosi. Anche in altri paesi c'è questo simpatico pensiero verso i piccoli volatili che riempiono con il loro cinguettìo le ore della giornata; ad esempio in Germania, soprattutto nel sud, la gente sparge dei grano sul tetto delle case affinché anche gli uccellini possano far festa il giorno di Natale. 
Leggende di Natale in GRECIA

In Grecia la vigilia di Natale viene vissuta tra canti e musiche di tamburelli e triangoli. Ci si scambiano doni, così come al 25 e al 1 gennaio, i quali vengono anche portati come omaggio alle persone più povere. 
Tutti insieme si mangiano fichi secchi, dolci, noci e il Chrisopsomo, un tipico pane speziato greco.
I sacerdoti sono soliti passare di casa in casa per la benedizione delle dimore. Amando.it

venerdì 9 dicembre 2011

Quest'anno proprio tutti festeggiano il Natale!!!



Cosa ne dite, non sono carini ? 

giovedì 8 dicembre 2011





"…si sentiva invisibile, inadatta, incompresa.
E’ il destino di tutti quelli che Sentono troppo.
il destino di tutti quelli che Amano troppo.
La via obbligata del troppo pensare è veder svanire, sotto un velo di incomprensibilità, questo illogico mondo
e restare irrimediabilmente soli…”
Anton Vanligt

mercoledì 7 dicembre 2011



Oggi vi propongo il testo della canzone "Vivere per amare" di Lola Ponce

E' così bella la notte 
E mi sento così sola 
Io non ho voglia di morire 
Voglio ancora cantare 
Ridere, ballare 
Io non vorrei morire 
Morire 
Prima di aver amato 

Vivere 
Per amare 
Amare 
Quasi da morire 
Morire 
Dalla voglia di vivere 

Vita 
Che non sia vietata 
Che non sia proibita 
Dov'è questa vita? 

Vita 
Anche senza patria 
Anche senza Dio 
T'amo, vita mia 

Vivere 
Per amare 
Amare 
Quasi da morire 
Morire 
Dalla voglia di vivere 

I nostri mondi separati 
Saranno un giorno uniti in noi 
Ci voglio credere e vorrei 
Dare la vita e la darei 
La vita mia 
Per cambiare la storia 

Vivere 
Per amare 
Amare 
Quasi da morire 
Morire 
Dalla voglia di vivere 

Amare 
Dare l'anima alla vita 
Morire 
Dalla voglia di vivere 
Con la voglia di vivere

martedì 6 dicembre 2011




Cercare affannosamente un tesoro nascosto, significa perdere la gioia delle cose semplici e dei doni ricevuti.dalla vita.

lunedì 5 dicembre 2011


Un lungo cammino comincia sempre da un piccolo passo...
Un grande amore da un gesto gentile..
Una grande amicizia da un interesse comune..
ma tutti e tre ...dalla messa in gioco del proprio cuore.

domenica 4 dicembre 2011

Il Villaggio di Babbo Natale


Oggi vi voglio raccontare un mio sogno che penso possa essere comune a molti di voi, quello di fare un passo indietro nel nostro passato e andare a visitare la casa di Babbo Natale! Ricordo che fin da quando ero piccolissima ho sempre sognato di andarci e ogni anno, quando si avvicinava il periodo natalizio, speravo con tutto il cuore che si avverasse, ma purtroppo non sono mai riuscita a far diventare realtà questo mio sogno che mi accompagna ancora oggi.
Per questo motivo vi voglio parlare di un posto, in Svizzera, Montreux Noel, che può essere una validissima alternativa, per noi che abitiamo in Italia, alla più conosciuta casa di Babbo Natale situata in Lapponia.


Dalle rive del lago Lemano fino in cima alle vicine montagne, Montreux Noël propone diverse
 attività che ruotano attorno al suo tradizionale Mercato di Natale e che non mancheranno di entusiasmare grandi e piccini, come una visita a Rochers-de-Naye nella casa del vero Babbo Natale venuto direttamente dalla lontana Lapponia o la scoperta di un autentico villaggio di Natale a Caux, e ancora il Mercato medievale e il Festival del racconto che si tiene entro le mura di cinta del leggendario Castello di Chillon. Anno dopo anno, il Mercato di Natale incanta i suoi 400 000 visitatori circa provenienti dalla Svizzera e da tutto il mondo. Li accoglie calorosamente in un trionfo di colori e offre loro uno spettacolo magnifico, una perla incastonata nel cuore dell’inverno di Montreux.




Quindi per chi vuole vedere realizzato il suo sogno può realizzarlo insieme ai suoi cari....