martedì 13 settembre 2011

Il tempo








E un astronomo disse:
Maestro, parlaci del Tempo.

E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva e guardarlo fluire.

Ma l'eterno che è in voi sa che la vita è senza tempo
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani il sogno di oggi.
E ciò che in voi è canto e contemplazione dimora quieto
Entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle furono disseminate nello spazio.
Chi di voi non sente che la sua forza d'amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato, è racchiuso nel centro del proprio essere,
E non passa da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore ad atto d'amore?
E non è forse il tempo, così come l'amore, indiviso e immoto?

Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate che ogni stagione racchiuda tutte le altre,
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro con l'attesa.

Kahlil Gibran


2 commenti:

  1. Nel leggere il tuo post non ho potuto fare a meno di ripensare a un'altra poesia dello stesso autore che voglio condividere con voi. Luciano



    "Quando l'amore vi chiama, seguitelo.
    Anche se le sue vie sono dure e scoscese. 
    e quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui. 
    Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire. 
    E quando vi parla, abbiate fede in lui,
    Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino.

    Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge. E come vi fa fiorire così vi reciderà.
    Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri rami che fremono al sole, 
    Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove si avvinghiano alla terra. 
    Come covoni di grano vi accoglie in sé. 
    Vi batte finché non sarete spogli. 
    Vi staccia per liberarvi dai gusci. 
    Vi macina per farvi neve. 
    Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli. 
    E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.

    Tutto questo compie in voi l'amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
    Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente la pace e il piacere, 
    Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità e uscire dall'aia dell'amore, 
    Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto il vostro riso e piangerete, ma non tutte le vostre lacrime.

    L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge che da se stesso. 
    L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
    Poiché l'amore basta all'amore.

    Quando amate non dovreste dire:" Ho Dio nel cuore ", ma piuttosto, " Io sono nel cuore di Dio ". 
    E non crediate di guidare l'amore, perché se vi ritiene degni è lui che vi guida. 
    L'amore non vuole che compiersi.
    Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri, i vostri desideri hanno da essere questi: 
    Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello che canta la sua melodia nella notte.
    Conoscere la pena di troppa tenerezza.
    Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
    E sanguinare condiscendenti e gioiosi. 
    Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d'amore; 
    Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore; 
    Grati, rincasare la sera; 
    E addormentarsi con una preghiera in cuore per l'amato e un canto di lode sulle labbra".

    Kahlil Gibran

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  2. Meravigliose ! Grazie per averle pubblicate sul blog. Ornella

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