giovedì 20 ottobre 2011


Oggi vorrei che vi immergeste col pensiero e con gli occhi in una città avvolta dal mistero, una città che è diventata simbolo delle olimpiadi invernali del 2006. La Parigi italiana, il luogo ove si dice confluiscano le linee dell’esotismo.
Torino, città magica.
Vorrei che pensaste ad una città avvolta dalle tenebre, dove i grandi palazzi nobiliari sono illuminati dalla fioca luce delle candele e dove nelle viscere del sottosuolo si dice si sviluppi l’energia “nera”.
Una città che con Praga e Lione vanta lo strano primato del culto massonico e della magia nera.
Un luogo ove Caliostro e Nostradamus hanno trovato protezione.
Nel 1556 Nostradamus giunse a Torino e soggiornò nella "Domus Morozzo", distrutta poi da un incendio in cui si disse bruciò anche una sua incisione che recava scritto:

"Nostradamus ha soggiornato qui, dove c'è il Paradiso, l'Inferno e il Purgatorio.
Io mi chiamo la Vittoria.
Chi mi onora avrà la gloria, chi mi disprezza avrà la rovina intera".
Paradiso, Inferno, Purgatorio, magia bianca e magia nera

In questa magica città nulla sembra lasciato al caso.

-Si narra che Torino fosse stata fondata dagli Egizi che la chiamavano SHRY-APY, piccolo Toro.
-La sua pianta romana pone le porte d'ingresso in corrispondenza dei quattro punti cardinali.
- Torino è allineata sul 45° parallelo, segnato dalla fontana con obelisco, Fontana Frejus, che domina Piazza Statuto (che è considerato uno dei punti più negativi della città).
-Poco distante in Piazza Solferino troviamo la "Porta dell'Infinito" rappresentata dalla Fontana Angelica.
- Lo sguardo della statua, davanti alla Gran Madre,si dice indichi il luogo dove sono nascoste le informazioni per trovare il Santo Grall.
-Il castello di Moncalieri fu una delle sedi dei cavalieri Templari.
-Il Duomo racchiude una delle reliquie più prestigiose , il lenzuolo che ha avvolto Gesù dopo la crocefissione. La Sagra Sindone.
-Il Museo Egizio, secondo solo a quello del Cairo racchiude in se i mille segreti dell cultura dei faraoni.
-Sotto Palazzo Madama, si dice vi siano le Grotte Alchemiche dove misteriosi alchimisti medioevali si riunivano per creare le loro pozioni.
Migliaia di indizi potrebbero portarci a pensare che Torino è realmente una città maledetta.
Ma, migliaia di altri ci portano a pensare che Torino con la sua storia, la sua cultura i suoi fiumi che scorrono tranquilli e la moltitudine di parchi, non sia altro che una splendida città da vivere e visitare con la gioia nel cuore.



Vi lascio con una delle tante leggende sulla sua origine.
Quella scritta da Ghirardi nell’Almanacco di Torino per il 1881, che cito testualmente.
"C’era una volta un gran serpente di non so quante teste, che abitava nei boschi dei dintorni di Torino ed era il terror dei viandanti e la desolazione dei cittadini, poiché tanti acchiappati altrettanti divorati.
I torinesi sbigottiti non osavano affrontare il terribile ammaliatore: perché è necessario sapere che il mostro appena affisava un cotale, il meschinetto era spacciato; se invece il viandante fosse stato il primo a mirar la brutta bestiaccia, questa perdeva tutta la sua potenza e ferocia; insomma la vecchia fiaba del basilisco.
La gran disgrazia; nessuno arrivava mai ad ammaliare il serpente.
Però in città c’era un gran toro, dove e chi lo mantenesse ed a che, non importa sapere.
Spinto il cornuto quadrupede contro il mostruoso divoratore d’uomini, a forza di cornate lo uccise e liberò la città, ove fu ricevuto con grandi feste, e per riconoscenza lo si inchiodò nello stemma”




A voi l’ardua sentenza.

2 commenti:

  1. E' una città magica e io non potrei mai vivere da nessun altra parte. Silvia

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  2. Torino è meravigliosa, io arrivo da Brescia, ma è diventata la mia città Torino. luca

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