lunedì 19 settembre 2011




Avete mai pensato a quanto sia difficile credere in qualcosa o in qualcuno, quando tutto il mondo sembra che vi si rigiri contro ?
Avete mai avuto la sensazione di essere soli a combattere contro un vento maligno che vi spazza via ogni forza e vi cancella i pensieri positivi?
Credo sia successo ad ognuno di noi, in qualche momento difficile del proprio cammino.
In quei momenti dove il sole si spegne per lasciare il posto al buio più completo, a cosa avete pensato?
Volete raccontarcelo ?

6 commenti:

  1. Io mi trovo in questa situazione proprio ora, completamentamente solo, con il sole spento. Non solo mi si e' rivolto contro il mondo ma anche gli amici e la persona che credevo mi amasse, adesso cosa posso fare? Adriano

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  2. Io penso sia meglio non credere a nessuno, tanto alla maggior parte della gente non importa nulla di te. Jim

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  3. Cari Amici, nessuno ha il calice della saggezza a portata di mano, nessuno ha la risposta a queste domande, perchè la risposta è troppo soggettiva. Chi vi dice di saperlo e dispensa preziosi consigli, a parer mio o non ha mai provato a scivolare in un baratro e non riuscire ad uscirne o è un "falso", sicuramente in buona fede, ma un "falso".
    Per falso intendo qualcuno che probabilmente non ha mai provato il dolore acuto della sconfitta o dell'abbandono o semplicemente della solitudine, perchè se così fosse saprebbe che non si possono alleviare questi dolori con le parole, ma solo con le azioni.
    Quello che posso dirvi è che è vero che al 90% della gente non importa nulla di noi, ma rimane sempre un 10% da sondare e chi ci dice che in quel piccolo 10% non ci sia un amico pronto a tenderci la mano?
    A volte quando il buio è più completo si vedono più chiaramente le cose, si sfrondano le amicizie di comodo e si tengono solo quelle che ci trasmettono qualcosa di positivo.
    La società di oggi, prettamente consumistica, ci porta a pensare che dobbiamo a tutti i costi avere una bella casa, un lavoro remunerativo e che questo ci renderà felici. Invece, come sappiamo bene, sono le cose piccole, quelle inezie a cui talvolta non facciamo caso che rendono la vita veramente speciale.
    Mi rendo conto che quando tutto crolla e ti trovi sommerso dalla macerie, nulla sembra più importante e tutto prende proporzioni assolutamente enormi ed insopportabili. (Ricordiamoci, sempre, che l'uomo può sopportare il dolore fisico, ma soccombe a quello psicologico.)
    Quello che mi sento di dire è che la vita vale la pena di essere vissuta e che a volte bisognerebbe mettere in discussione le cose e guardarle da un altro punto di vista per trovare una scappatoia al dolore. Che il mondo gira intorno a noi, e non noi intorno a lui e che quindi noi siamo il tassello importante e se non ci amiamo da soli nessuno la farà per noi.
    E che, quando credete di essere soli guardatevi intorno e vedrete che "la gente" anche se spesso lo nasconde ha un universo di problemi, gioie e dolori e che, ci sono migliaia di altre entità nelle vostre stesse condizioni e che l'essere umano è una macchina meravigliosa con risorse insondabili e a volte inimmaginabili.

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  4. B e F avete scritto delle cose molto belle e giuste ma si vede che non avete mai avuto a che fare con la solitudine vera e il dolore interiore, per vostra fortuna.
    Andrea

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  5. Per Andrea
    Il dolore dei singoli non e' quantificabile ed e' sempre molto difficile entrare in un mondo così complicato e delicato..ed e' ancora più difficile aiutare chi entra nel tunnel del dolore..per questo non ci azzardiamo a dare nessun tipo di consiglio, ma una cosa possiamo farla. Dirti che anche se ti sembrera' strano possiamo capirti e ti auguriamo di cuore che questo terribile periodo passi il più velocemente possibile. B e F

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